COSA MANGIARE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS?







Per provare a dare una risposta scientifica a questa domanda, bisogna dividerla in due:
- Esiste una dieta che ci aiuta a difenderci dall'infezione? 
- Come deve cambiare la nostra dieta in seguito al cambiamento dello stile di vita conseguente alle restrizioni decise dal Decreto del Presidente del Consiglio? 
Al primo quesito è bene chiarire che non abbiamo una risposta specifica riguarsante il Covid-19. Conosciamo questo nuovo virus da troppe poche settimane e sappiamo molto poco delle sue caratteristiche biologiche per potere avere nozioni che ci permettano di contrastarlo a livello alimentare. 
Tuttavia, la possibilità di aiutare alcune delle funzioni del sistema immunitario attraverso l'assunzione di nutrienti specifici o di alimenti mirati è stato ampliamente studiato negli ultimi decenni. In particolare, proprietà immuno-stimolanti sono state dimostrate per alcune vitamine (Vit. A, C, E e D), per alcuni micronutrienti quali zinco e selenio e più recentemente per i probiotici. 
Una delle infezioni umane più studiata è il raffreddore comune, dove la vitamina C somministrata regolarmente sembra ridurre la durata dei sintomi, indicando un effetto biologico; perciò si può suggerire una corretta assunzione di tale bioregolatore.
Negli ultimi anni, numerosi studi sono anche stati rivolti al possibile ruolo della vitamina D in seguito alla scoperta dei suoi numerosi effetti extra-scheletrici, e né è stato dimostrato un rilevante impatto sulle risposte immunitarie innate e adattive. Si può, per tale motivo, invitare al consumo di integratori di vit. D per evitare problematiche che una carenza di essa (dovuta anche dalla mancata esposizione ai raggi solari) potrebbe causare (rachitismo e osteoporosi in primis). Tra i minerali, il più studiato in campo immunologico è lo Zinco, la quale carenza è associata ad un deficit di integrità del sistema immunitario. Una sua scarsità marginale è stata osservata in diversi gruppi di popolazione "a rischio", come gli anziani, supportando l'ipotesi che la supplementazione nei soggetti più vulnerabili potrebbe impedire la compromissione del sistema immunitario e migliorare sostanzialmente la resistenza alle infezioni in questi soggetti.
Più recentemente l'interesse scientifico è stato rivolto ai probiotici che oltre ad avere un ruolo specifico nella regolazione del microbiota intestinale sembrano avere un effetto immunomodulatore.
Fortunatamente, questi nutrienti, si trovano facilmente nel nostro modello dietetico di tipo Mediterraneo. L'abbondanza di alimenti come pane, pasta, verdure, legumi, frutta e frutta secca, olio di oliva, un moderato consumo di pesce, di carne bianca e rossa, di latticini e uova e modesto consumo di vino durante i pasti, fornisce un ottimale apporto di tutti i nutrienti "funzionali" che possono giocare un ruolo immunomodulatore, lasciando l'uso di supplementi ai casi in cui si possa ipotizzare uno stato carenziale. 
Il Decreto #IORESTOACASA ha numerose importanti conseguenze che possono influire sui nostri fabbisogni energetici e sul nostro comportamento alimentare; in particolare: 
- la riduzione della attività motoria giornaliera, come conseguenza dello smart working, della chiusura delle palestre e degli studi fitness, dell'invito ai soli spostamenti essenziali, la chiusura delle scuole e di tutte le attività ludico sportive, ha determinato una significativa riduzione del fabbisogno energetico giornaliero. 
- l'ansia, lo stress e la noia che possono subentrare in questo momento possono favorire la comparsa o peggiorare, la cosiddetta fame "fame nervosa", ossia il ricorso al cibo come meccanismo di compensazione attraverso cui arginare questi stati mentali. 
Le conseguenze sono un aumento del rischio di incremento del peso corporeo e/o l'aggravarsi di patologie quali sindrome metabolica e diabete. 
Cosa fare quindi? 
Implementare le attività motorie all'interno delle mura domestiche e cucinare con fantasia seguendo il modello mediterraneo e incrementando il consumo di frutta e verdura ad almeno 5 porzioni per garantire il corretto consumo di vitamine, minerali e aiutando la riduzione dell' apporto calorico settimanale. 

Bibliografia 
http://m.my-personaltrainer.it 
Akramienė D, Kondrotas A, Didziapetriene J, et al. Effects of β-glucans on the immune system. Medicina (Kaunas) 
Dardenne M. Zinc and immune function. Eur J Clinical Nutr 2002
Hemilä H. Vitamin C and Infections. Nutrients. 2017
Gruber-Bzura BM et al Vitamin D and Influenza-Prevention or Therapy? Int J Mol Sci.2018 
Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana (LARN), IV ed. 2014. Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) 

Author: Dott. Luca Peroncini

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