L’apofisite tibiale anteriore conosciuta anche come malattia
di Osgood-Schlatter, è una delle più comuni cause di dolore al ginocchio in età
adolescenziale. L’insorgenza del dolore avviene durante l’accelerazione della
crescita, tra i 10-15 anni per il sesso maschile e tra gli 8-13 anni per il
sesso femminile, e colpisce più frequentemente soggetti che praticano sport in
cui prevalgono le azioni di salto, come la corsa, il calcio, la pallacanestro,
la pallavolo, la ginnastica, ecc.
L’insorgenza di questa malattia è molto più frequente nel sesso maschile e
generalmente colpisce un solo arto, ma può a sua volta colpire entrambe le
ginocchia. Ci sono altri fattori che favoriscono l’insorgenza di questo morbo,
tra cui il peso corporeo, la tensione muscolare, la debolezza muscolare durante
l'estensione del ginocchio e la flessibilità dei muscoli posteriori della
coscia.
Il dolore provocato ha origine nella zona rotulea dell’arto, causato da uno stiramento del tendine rotuleo nel punto i cui si inserisce sulla tibia; tutto questo avviene poiché la crescita ossea dell’adolescente supera la capacità del muscolo e dei suoi tendini di sviluppare forza e di stirarsi il più possibile, causando un’eccessiva tensione sull’estremità della tibia (zona rotulea) provocando l’insorgenza del dolore. Il dolore si presenta quando si ha una contrazione del muscolo quadricipite o una pressione su di esso; in casi più gravi, il dolore è presente anche a riposo ed aumenta con l’attività fisica; i sintomi tendono a scomparire intorno ai 15-16 anni con la maturazione scheletrica.
Il dolore provocato ha origine nella zona rotulea dell’arto, causato da uno stiramento del tendine rotuleo nel punto i cui si inserisce sulla tibia; tutto questo avviene poiché la crescita ossea dell’adolescente supera la capacità del muscolo e dei suoi tendini di sviluppare forza e di stirarsi il più possibile, causando un’eccessiva tensione sull’estremità della tibia (zona rotulea) provocando l’insorgenza del dolore. Il dolore si presenta quando si ha una contrazione del muscolo quadricipite o una pressione su di esso; in casi più gravi, il dolore è presente anche a riposo ed aumenta con l’attività fisica; i sintomi tendono a scomparire intorno ai 15-16 anni con la maturazione scheletrica.
A
volte possono essere utili alcuni esami strumentali come RM, che può rilevare
il rigonfiamento dei tessuti molli, e la radiografia, per rilevare se vi è un
distacco osseo o un evento traumatico a carico del ginocchio.
Il trattamento per il morbo di Osgood -Schlatter è di tipo conservativo, di solito guarisce spontaneamente; il riposo, la riduzione o l’assoluta assenza di attività sportiva è il principale tipo di trattamento, così da evitare l’acutizzazione del dolore. L'allungamento dei tendini del ginocchio e gli esercizi di stretching della catena muscolare posteriore e di rinforzo del quadricipite possono essere un utile complemento. In rari casi l'escissione chirurgica, dei frammenti ossei, o per rimediare ad un distacco osseo, può dare buoni risultati nei pazienti scheletrici maturi che rimangono sintomatici nonostante le misure conservative.
Può essere utile indossare un tutore protettivo per il ginocchio per proteggerlo da un eventuale trauma. L’attività sportiva può riprendere gradualmente dopo almeno 3 mesi dalla diagnosi, evitando, in fase iniziale, i salti. Attraverso uno studio effettuato su giovani calciatori di alcune accademie russe affetti dal morbo di OS, si è notato come un trattamento conservativo attraverso fisioterapia e kinesioterapia (senza immobilizzazione) ha consentito di riprendere l’attività sportiva per la maggior parte dei ragazzi. Un totale del 35,7% dei giocatori ha riferito di avere disagio dopo aver ripreso l'allenamento regolare, il che ha causato alcune restrizioni nell' esercizio; i sintomi però, si sono risolti spontaneamente con il tempo.
REFERENZE
Zeppilli, P., Manuale di medicina dello sport, s.l., Casa Editrice Scientifica Internazionale, 2016. Cloe Curri,
Il trattamento per il morbo di Osgood -Schlatter è di tipo conservativo, di solito guarisce spontaneamente; il riposo, la riduzione o l’assoluta assenza di attività sportiva è il principale tipo di trattamento, così da evitare l’acutizzazione del dolore. L'allungamento dei tendini del ginocchio e gli esercizi di stretching della catena muscolare posteriore e di rinforzo del quadricipite possono essere un utile complemento. In rari casi l'escissione chirurgica, dei frammenti ossei, o per rimediare ad un distacco osseo, può dare buoni risultati nei pazienti scheletrici maturi che rimangono sintomatici nonostante le misure conservative.
Può essere utile indossare un tutore protettivo per il ginocchio per proteggerlo da un eventuale trauma. L’attività sportiva può riprendere gradualmente dopo almeno 3 mesi dalla diagnosi, evitando, in fase iniziale, i salti. Attraverso uno studio effettuato su giovani calciatori di alcune accademie russe affetti dal morbo di OS, si è notato come un trattamento conservativo attraverso fisioterapia e kinesioterapia (senza immobilizzazione) ha consentito di riprendere l’attività sportiva per la maggior parte dei ragazzi. Un totale del 35,7% dei giocatori ha riferito di avere disagio dopo aver ripreso l'allenamento regolare, il che ha causato alcune restrizioni nell' esercizio; i sintomi però, si sono risolti spontaneamente con il tempo.
REFERENZE
Zeppilli, P., Manuale di medicina dello sport, s.l., Casa Editrice Scientifica Internazionale, 2016. Cloe Curri,
http://www.ospedalebambinogesu.it/morbo-di-osgoodschlatter#.XsHFqUQzbIV
16 ottobre 2018
Bezuglov, EN., Tikhonova, АА., Chubarovskiy, PV., Repetyuk,
АD., Khaitin, VY., Lazarev, AM., Usmanova, EM. (2020), “Conservative treatment
of Osgood-Schlatter disease among young professional soccer players”, Pubmed,
DOI: 10.1007/s00264- 020-04572-3.
-Studente in Scienze Motorie presso l’Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale.
-Esperienze in ambito scolastico (scuola primaria e secondaria).
-Collaboratore istruttore presso l’Asd fgm Pontecorvo.
-Collaboratore presso Centro Olympia ( palestra e centro riabilitativo).
-Esperienza in attività motoria con soggetti che presentano disabilità.
-Esperienza in vari sport : calcio, pallamano, scherma, fitness, nuoto e - salvamento, windsurf.
Nessun commento:
Posta un commento