SPOT PALATINO, DEGLUTIZIONE E SEROTONINA






Lo SPOT linguale è una zona circoscritta precisa, situata in prossimità della prima ruga palatina, nella zona retro-incisivale nella parte mediana del palato superiore. Questo punto è facilmente riconoscibile da uno “scalino” determinato dalla prima ruga presente sul palato immediatamente dietro gli incisivi.

Il nervo naso-palatino emerge nel processo palatino attraverso il foro incisivo situato immediatamente dietro gli incisivi a cavallo della sutura palatina mediana.

Su queste basi scientifiche lo stimolo della lingua allo spot linguale all’eminenza del nervo naso palatino causerebbe il rilascio di neurotrasmettitori lungo la seconda branca del nervo trigemino che, lungo il trigemino stesso, raggiungerebbe il Locus coeruleus.
Locus coeruleus o punto blu, è un nucleo situato nel Tronco encefalico tra il mesencefalo e ponte di Varolio, Il suo nome deriva dalle parole latine "coeruleus" e "locus"; è anche chiamato "punto blu" per la sua colorazione tendente all'azzurro, dovuta ai granuli di melanina al suo interno che conferiscono un colore blu. E' all'origine della maggior parte delle azioni della noradrenalina nel cervello, ed è coinvolto nelle risposte a stress e panico. Studi hanno dimostrato che gli stimoli sensoriali (olfatto, udito, vista, gusto e tatto) accelerano l’eccitazione dei neuroni del locus coeruleus. Questa zona del cervello è anche strettamente collegata al sonno REM.

Il Locus coeruleus è il sito principale per la sintesi della noradrenalina nel cervello, ed è formato per lo più da neuroni di medie dimensioni. Negli esseri umani adulti (19-78 anni) il locus coeruleus ha dai 22.000 ai 51.000 neuroni di dimensioni tra 31.000 e 60, 000 μm3. Esso rilascia noradrenalina quando una serie di cambiamenti fisiologici sono attivati da un evento. La noradrenalina dal Locus coeruleus ha un effetto eccitatorio sulla maggior parte del cervello, attivando l'eccitazione e l'innesco dei neuroni. Le connessioni nervose di questo nucleo raggiungono il midollo spinale, il tronco cerebrale ,il cervelletto , l'ipotalamo, i nuclei relay del talamo , l' amigdala , la base del telencefalo , e la corteccia cerebrale.

Attraverso le connessioni con la corteccia frontale e la corteccia temporale, il talamo e l'ipotalamo, il Locus Coeruleus è coinvolto nella regolazione dell' attenzione, ciclo sonno-veglia, nell'apprendimento e nella percezione del dolore, nella genesi dell'ansia e nella regolazione dell'umore.
Normalmente, quando qualcuno è sereno, in una condizione di non stimolazione, l'eccitazione dei neuroni nel locus coeruleus è minima. Un nuovo stimolo, una volta percepito, si trasmette dalla corteccia sensoriale del cervello, attraverso il talamo, al tronco cerebrale. L'itinerario di segnalazione aumenta il tasso di attività noradrenergica nel locus coeruleus e la persona diventa attenta e ipervigilante sull'ambiente. Se lo stimolo è percepito come minaccia, una scarica più intensa e prolungata del locus coeruleus attiva il contingente simpatico del sistema nervoso autonomo (Thase & Howland, 1995).

Il locus ha una duplice funzione di fine regolazione: una destinata alle aree prefrontali un'altra destinata al sistema endocrino e al sistema neurovegetativo: in particolare la noradrenalina del Locus Coeruleus assicura una corretta funzionalità dell'Asse Ipofisi-Surrene e un adeguato "equilibrio" funzionale tra sistema ortosimpatico e sistema simpatico. A normali livelli di attività del Locus Coeruleus l'Area Prefrontale è in grado di controllare in modo ottimale l'Asse Ipofisi-Surrene e l'equilibrio tra Sistema Vegetativo Simpatico e Parasimpatico: a livelli inferiori alla norma dell'attività del Locus Coeruleus, l'Area Prefrontale diviene bioelettricamente eccitata ed eccitabile oltre la norma, e non riesce più a stabilizzare e contenere adeguatamente la funzione delle ghiandole midollari surrenali e del sistema vegetativo simpatico.


Correlazione tra deglutizione e serotonina

Su queste basi scientifiche lo stimolo della lingua allo spot linguale attraverso ( recettori tattili situati nella sottomucosa orale e linguale), all’eminenza del nervo naso palatino causerebbe il rilascio di neurotrasmettitori lungo la seconda branca del nervo trigemino che, lungo il trigemino stesso, raggiungerebbe il Locus coeruleus.
Una volta stimolato il Locus Coeruleus rilascerà noradrenalina che, lungo le proiezioni assonali, raggiungerà la corteccia prefrontale e alcuni organi specifici situati all’estremità posteriore del 3° ventricolo; qui, attraverso fasci nervosi pari simmetrici detti peduncoli epifisari, raggiunge la ghiandola pineale o epifisi.
All’interno della ghiandola pineale, così stimolata, verrà prodotto un neurotrasmettitore chiamato serotonina che per N-acetilazione e ossi-metilazione produrrà la melatonina che verrà rilasciata nel sangue. Una deglutizione errata, non posizionando la lingua sullo spot linguale, causa un’alterata stimolazione nervosa. La mancata spinta della lingua allo spot determina un ridotto apporto di stimoli nervosi lungo la seconda branca del nervo trigemino. Lo stimolo non raggiungendo il Locus Coeruleus comporta una ridotta liberazione di noradrenalina che comporterà, a monte, l’assenza di stimolo all’epifisi che sintetizzerà e rilascerà meno serotonina.
La melatonina può svolgere un ruolo nella patogenesi della scoliosi (ipotesi neuroendocrina), ma per il momento, i dati disponibili non mostrano chiaramente il ruolo della melatonina nella produzione di scoliosi negli esseri umani.


Concludendo questo discorso si può sostenere (ma ancora tutto da verificare) che una anormale stimolazione dello spot linguale può interferire sulla secrezione e metabolizzazione della serotonina a livello della ghiandola pineale; questa alterazione causa uno stimolo abnorme sul locus coeruleus che, essendo deputato anche al controllo motorio, invierebbe segnali non del tutto corretti attraverso le sue proiezioni assonali nervose e, attraverso il midollo spinale raggiungendo i muscoli paraspinali laterali, causare uno sviluppo asimmetrico della colonna vertebrale e portando così allo sviluppo di una scoliosi.
La deglutizione è, insieme alla respirazione, l’evento più caratterizzante della vita ma gli atti per la deglutizione cominciano molto più precocemente, già alla fine del terzo mese di vita endouterina tredicesima settimana) e continuano per tutta la gravidanza, con scopi ben diversi da quello alimentare: Le trazioni esercitate dalle inserzioni dei muscoli sul periostio, le pressioni esercitate dai ventri muscolari sul supporto osseo hanno la funzione fondamentale di modellare la struttura del massiccio cranio-facciale.
L’ingerire circa 1500 ml di liquido amniotico ogni ventiquattro ore permette la maturazione della funzione renale, l’effetto globale della azione muscolare partecipa a stimolare lo sviluppo delle strutture nervose intra-craniche.
L’allenamento lungo circa sei mesi della lingua nel suo movimento permette di poter affrontare con sufficiente sicurezza l’alimentazione dopo il parto. Ci sono molti studi che hanno evidenziato l’importanza di una corretta deglutizione, conseguente ad un allattamento adeguato, per lo sviluppo psico-motorio e della intelligenza del neonato , tuttavia il movimento deglutitorio è abbastanza complesso, coinvolgendo direttamente almeno 44 muscoli. Solo circa sei mesi dopo la nascita l’atto deglutitorio diventerà immutato.


Bibliografia
1. Gagey PM, Martinerie J, Pezard L, Benaim C. L’équilibre statique est controlé parun système dynamique non-linéaire. Ann Otolaryngol Chir Cervicofac 1998;115(3):161-8.
12. Gagey PM, Weber B. Posturologia. Regolazione e perturbazioni della stazione eretta.Marrapese Editore, Roma 2000
19. Sasaki O, Usami J, Gagey PM, Martinerie J, Le Van Quyen M, Arranz P. Role of visual input innonlinear postural control. Experimental Brain Research 2002;147:1-7.
20. Basar E. Chaos in Brain Function. Springer-Verlag, Berlino 1990
22. Bois E. Les trois niveaux de signification du chaos dynamique. Revue des QuestionsScientifiques 2001;172(2):105-16.
23. Lorenz E. Deterministic Nonperiodic Flow. Journal of Atmospheric Sciences 1963;20:130-41.
24. Lorenz E. Predictability: Does the Flap of a Butterfly Wings in Brazil Set of a Tornado inTexas? Proceedings American Association for the Advancement of Science in Washington, 1979.
27. Poincaré JH. Science et méthode. Flamarion, Paris 1908.
28. Machida M, Dubousset J, Imamura Y, Iwaya T. Role of melatonin deficiency in the development of scoliosis in pinealectomised chickens. J Bone Joint Surg [Br]. 1995;77:134–138.[PubMed]
29. Machida M, Dubousset J, Imamura Y, Yamada T, Kimura J, Toryama S. Pathogenesis of idiopathic scoliosis: SEP's in chicken with experimentally induced scoliosis and patients with idiopathic scoliosis. J Pediatr Orthop. 1994;14:329–335. [PubMed]
30. Machida M, Dubousset J, Imamura Y, Miyashita Y, Yamada T, Kimura J. Melatonin: A possible role in pathogenesis of adolescent idiopathic scoliosis. Spine. 1996;21:1147–1152. doi: 10.1097/00007632-199605150-00005. [PubMed]
31. Hilibrand AS, Blakemore LC, Loder RT, Greenfield ML, Farley FA, Hensinger RN, Hariharan M.The role of melatonin in the pathogenesis of adolescent idiopathic scoliosis.  Spine.1996;21:1140–1146. doi: 10.1097/00007632-199605150-00004. [PubMed]
32. Bagnal KM, Raso VJ, Hill DL, Moreau M, Mahood JK, Jiang H, Russell G, Bering M, Buzzell GR. Melatonin levels in idiopathic scoliosis. Spine. 1997;21:1974–1978. doi: 10.1097/00007632- 199609010-00006.
33. Fagan AB, Kennaway DJ, Sutherland AD. Total 24-Hour Melatonin Secretion in Adolescent Idiopathic Scoliosis: A Case-Control Study. Spine. 1998;23:41–46. doi: 10.1097/00007632- 199801010-00009. [PubMed]
34. Brodner W, Krepler P, Nicolakis M, Langer M, Kaider A, Lack W, Waldhauser F. Melatonin and adolescent idiopathic scoliosis. J Bone Joint Surg [Br]. 2000;82:399–403. doi: 10.1302/0301- 620X.82B3.10208. [PubMed]
35. Cheung KM, Wang T, Poon AM, Carl A, Tranmer B, Hu Y, Luk KD, Leong JC. The effect of pinealectomy on scoliosis development in young nonhuman primates. Spine. 2005;30:2009– 2013. doi: 10.1097/01.brs.0000179087.38730.5d. [PubMed] 36. Suh KT, Lee SS, Kim SJ, Kim YK, Lee JS. Pineal gland metabolism in patient with adolescent idiopathic scoliosis. J Bone Joint Surg
[Br]. 2007;88:66–71.
37. Murphy NA, Firth S, Jorgensen T, Young P. Spinal Surgery in Children with Idiopathic andNeuromuscular Scoliosis. What's the Difference? J Pediatr Orthop. 2006;26:216–220.[PubMed]
38. Coe J, Shaffrey Ch, Arlet V, Berven S, Donaldson W, Mudiyam R, Owen J, Perra J, Zeller R.Proceedings, 41st Annual Meeting of Scoliosis Research Society. Monteray CA, USA, 13-16 September 2006; Complications in spinal fusion for adult scoliosis. A report of the scoliosis research society morbidity and mortality committee. 39. Buchowski J, Lenke L, Kuhns C, Lehman
R, Seshadri V, Sides B, Bridwell K. Proceedings paper 34, 41st Annual Meeting of Scoliosis
Research Society. Monteray CA, USA, 13-16 September 2006; Infections following Spinal
Deformity surgery: a twenty year assessment of 2876 patients.
40. Etzioni A, Luboshitzky R, Tiosano D, Ben-Harush M, Goldsher D, Lavie P. Melatonin
replacement corrects sleep disturbances in a child with pineal tumor. Neurology.1996;46:261–
263. [PubMed]
Estratto della terapia mio funzionale dott A.Ferrante




AUTORE:
 Gerardo Mattia Grimaldi

 

- Chinesiologo e personal trainer posturologo, studente specializzando in posturologia clinica presso l’università Federico II di Napoli


- Responsabile tecnico centro fitness specializzato in attività fisica individuale con metodo EMS 

Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari

I migliori del mese