METODO MEZIERES: TRA STORIA, METODO E SPORT




Siamo in Francia, esattamente nella fine degli anni ’20, e una giovane di nome Francois Mezieres inizia, spinta dalla propria passione, a intraprendere gli studi di chinesiterapia, in particolare apprende le tecniche e i metodi della “ginnastica correttiva”.
Si trova nel bel mezzo di uno dei più violenti scontri mondiali, ma comunque riesce ad affermarsi, tant’è che viene chiamata ad insegnare nella stessa scuola nella quale aveva studiato.
Si cimenta attraverso i suoi studi e le sue esperienze in diverse pubblicazioni riguardanti la ginnastica correttiva e il rafforzamento muscolare, tutte accolte con scarso entusiasmo dall’intera comunità scientifica. Solo nel 1949, grazie alla presenza di alcune pagine relative ai suoi studi nella pubblicazione “Guarire con l'antiginnastica” di Thérèse Bertherat, riesce ad acquistare notorietà.

NASCITA DEL METODO

Nacque il suo metodo dall’ingresso nel suo studio di una paziente, che indirizzata da lei per il trattamento di una importante cifosi dorsale e che indossava un rudimentale corsetto, a causa di una rigidità della persona vi era impossibile procedere con alcune manipolazioni. Fece sdraiare il soggetto nel tentativo di lavorare più comodamente, di correggere e valutare l’anteposizione delle spalle, si verificò la comparizione di una importante lordosi lombare. Attuando analoghe manipolazioni intuì che il paziente presentava una rigidità muscolare tale che ogni segmento aveva perso la sua funzione, rispondendo con la formazione di lordosi o accorciamento in altri distretti.

METODO

Lo studio dettagliato dell’anatomia e il modello delle proporzioni del numero aureo (secondo la quale esempio di armonia perfetta) plasmarono i suoi concetti, rifiutando le teorie che attribuivano alle problematiche muscoloscheletriche una incapacità di resistere alla gravità delle medesime strutture.
Questa deduzione ha permesso la nascita del concetto delle “catene muscolari”, suddivise in quattro e distinte “per la loro potenza e la loro tendenza sistematica alla retrazione”. [1] La loro retrazione, secondo Mezieres, causerebbe delle deformazioni del rachide, che potrebbero a loro volta generare sintomi dolorosi.
Le quattro catene muscolari evidenziate da Mezieres sono: CATENA POSTERIORE, CATENA ANTERO-INTERIORE, CATENA BRACHIALE ANTERIORE, CATENA ANTERIORE DEL COLLO.
Alle sopracitate catene si applicherà poi una contrazione isometrica eccentrica, alla quale non deve essere osservabile alcun tentativo di compensazione.

COMPATIBILITA’ NELLO SPORT

Ogni movimento quindi, richiederà un accorciamento e un allungamento di tali “catene”, parliamo del rachide e della cintura scapolare e pelvica, figuriamoci quindi nella pratica sportiva dove la sollecitazione delle medesime è massima. In letteratura riguardo tale metodo la scienza si divide, tra chi lo accetta e chi lo rifiuta, ma sicuramente dobbiamo farci scudo di quelle che sono le leggi universali che regolano l’anatomia e la biomeccanica che governano il nostro corpo.  Un’attività sportiva eseguita correttamente, che mette al primo posto la sicurezza e l’esecuzione ottimale dei vari gesti specifici, evitando uno squilibrio dell’attivazione tra agonista e antagonista, sicuramente eviterà che strutture subiscano lesioni e che una o più di queste prevarichino sulle altre.  



REFERENZE:
-Françoise Mézières, La gymnastique statique, Paris, Vuibert, 1947
-Françoise Mézières, L'Homéopathie française, Ed. G. Doin, aprile 1972, n°4, pag.195.
-Cualquier referencia a este artículo debe incluir la mención del artículo original: Cittone JM. Méthode Mézières. Encycl. Méd. Chir.    (Elsevier, Paris-France), Kinésithérapie-Médecine physique-Réadaptation, 26-085-A-10, 1999,
- Laura Bertelè: “Attenti allo sport” – Linus, gennaio 1997
- Laura Bertelè:  “Fisici fuoriserie”  – Linus, febbraio 1997
 





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