L’attività fisica viene spesso sottovalutata e con sé i
tanti benefici che essa può portare. Basti pensare ai dati preoccupanti che ci
arrivano dai diversi studi scientifici riguardanti l’aumento della percentuale
di obesità e di altre malattie non trasmissibili che colpiscono il nostro
corpo. Ciò deriva da molteplici fattori che si possono racchiudere in un unico
punto, ovvero la mancanza di una vera e propria cultura motoria.
La “cultura motoria”, può essere intesa come un insieme di
conoscenze che dovrebbero essere insegnate gradualmente all’individuo
dall’inizio del suo percorso scolastico. Sin dalla nascita infatti, il corpo
rappresenta il primo veicolo che il bambino utilizza per comunicare e mettersi
in contatto con l’ambiente esterno. Conoscerlo quindi sin da bambini risulta
particolarmente importante. Nell’attuale scuola primaria italiana la pratica
motoria è poco sviluppata, soprattutto per la mancanza della figura
specializzata del maestro di educazione motoria. Ciò fa capire ancora di più le
possibili difficoltà nell’insegnare e, di conseguenza, nel recepire da parte
degli studenti determinate nozioni base relative al proprio corpo. Nel corso
degli anni diversi progetti hanno cercato di arginare questa problematica
affiancando al maestro generalista, durante l’ora destinata all’attività
motoria, la figura specializzata del laureato in scienze motorie al fine di
poter svolgere un’adeguata lezione al movimento.
Secondo l’OMS, nel corso dell’infanzia e dell’adolescenza (5
– 17 anni), l’attività fisica produce i seguenti
benefici:
- sviluppo osteo-muscolare;
- contribuisce ad uno sviluppo sano dell’apparato
cardiovascolare;
- contribuisce ad aumentare le capacità di apprendimento e
il livello di autostima;
- rappresenta un valido strumento di aggregazione sociale;
- associata a una corretta alimentazione diminuisce il
rischio di obesità infantile e di malattie croniche.
Nel 2010, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha
pubblicato le “Global recommendations on Physical activity for Health”,
fornendo indicazioni sui livelli di attività fisica raccomandati per la salute,
distinguendo tre gruppi di età:
·
bambini e ragazzi (dai 5 ai 17 anni)
·
adulti (dai 18 ai 64 anni)
·
adulti/anziani (dai 65 anni in poi)
specificando per ogni fascia di età il tipo, la quantità, la
frequenza, la durata e l’intensità di attività fisica necessaria per mantenere
la salute.
Per quanto riguarda bambini e adolescenti, l’attività fisica
include il gioco, l’esercizio fisico strutturato e lo sport e dovrebbe essere
di tipo prevalentemente aerobico, iniziando gradualmente e aumentando durata,
frequenza e intensità di volta in volta.
Infatti, In questa fascia di età l’OMS raccomanda di:
· praticare almeno 60 minuti di attività fisica quotidiana
di intensità moderata-vigorosa ed esercizi di rafforzamento dell’apparato muscolo- scheletrico almeno 3 volte a
settimana.
· L’obiettivo giornaliero dei 60 minuti di
attività fisica può essere raggiunto in sessioni più brevi (ad esempio 2 sessioni da 30 minuti)
Osservando i dati presenti nel rapporto “Educazione Fisica e
Sport a Scuola in Europa (2013) di Eurydice, la rete Europea di informazione
sull’istruzione, possiamo notare come il nostro Paese sia rimasto indietro come
mentalità (nelle ore effettuate, nei metodi di insegnamento, ecc) rispetto alle
altre grandi realtà Europee sull’avviamento alla pratica motoria nella scuola
primaria.
Questa mancanza di attenzione alla materia, dal punto di vista sportivo, si può ripercuotere anche nelle attività extrascolastiche. Infatti, gli istruttori si ritroveranno a dover lavorare con individui privi di un mancato sviluppo delle qualità motorie di base e, solo successivamente, si potranno dedicare maggiormente allo sviluppo delle abilità specifiche di un determinato sport.
Tutte queste informazioni ci fanno capire quanto sia importante, sia dal punto di vista psicofisico che sociale e culturale, l’educazione al movimento per l’individuo.
La scuola primaria, come primo step di istruzione, dovrebbe dare tutte quelle nozioni base per preparare il bambino a costruire gradualmente una cultura motoria, sviluppando così quelle che sono le sue capacità motorie di base per prepararlo al meglio anche ad una possibile futura e specifica pratica sportiva. E invece, ci si ritrova a combattere con la scarsa importanza che viene data a questa materia che, pur essendo presente nel sistema scolastico italiano, spesso viene snobbata ed interpretata come un momento di “ricreazione” e di tempo libero.
AUTORE DELL'ARTICOLO : FRANCESCO MARRA
Questa mancanza di attenzione alla materia, dal punto di vista sportivo, si può ripercuotere anche nelle attività extrascolastiche. Infatti, gli istruttori si ritroveranno a dover lavorare con individui privi di un mancato sviluppo delle qualità motorie di base e, solo successivamente, si potranno dedicare maggiormente allo sviluppo delle abilità specifiche di un determinato sport.
Tutte queste informazioni ci fanno capire quanto sia importante, sia dal punto di vista psicofisico che sociale e culturale, l’educazione al movimento per l’individuo.
La scuola primaria, come primo step di istruzione, dovrebbe dare tutte quelle nozioni base per preparare il bambino a costruire gradualmente una cultura motoria, sviluppando così quelle che sono le sue capacità motorie di base per prepararlo al meglio anche ad una possibile futura e specifica pratica sportiva. E invece, ci si ritrova a combattere con la scarsa importanza che viene data a questa materia che, pur essendo presente nel sistema scolastico italiano, spesso viene snobbata ed interpretata come un momento di “ricreazione” e di tempo libero.
SITOGRAFIA
https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/siref/article/view/3849/3496
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2828_allegato.pdf
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1561_allegato.pdf
http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?lingua=italiano&id=51&area=Vivi_sano
http://eurydice.indire.it/wp-content/uploads/2016/08/Educazione-fisica-e-sport.pdf
AUTORE DELL'ARTICOLO : FRANCESCO MARRA
-Laurea Magistrale in Scienze e Tecniche dello Sport
-Istruttore Scuola Calcio
-Varie esperienze come Tutor sportivo CONI per le scuole primarie
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